"Tutto ciò che dobbiamo fare è conservare la nostra 
personalità, vivere la nostra vera vita, essere capitani
della vera nave." E. Bach

Verso la seconda primavera


Parlare di menopausa, diciamolo pure, fa apparire una miriade di fantasmi e questo perchè “INVECCHIARE NON E’ DI MODA”

In un mondo di vincenti a una donna che vede terminare la mestruazione può capitare di scontrarsi con ciò che più conta nella nostra cultura occidentale: forza, bellezza, velocità, potenza, passione, allegria, salute. Ci diremo spesso “mi sento tagliata fuori” aggiungendo a questo il sentirsi demotivata e, ovviamente, triste…tanto triste! Ma lungi dall’essere un cambiamento improvviso, in realtà riflette un processo graduale lungo tutta la vita e che si basa sul progressivo declino della fertilità femminile.

In altre culture, nel mondo orientale la saggezza delle rughe è considerata sacra. La calma e la spiritualità sono mete che si possono raggiungere solo con il passare degli anni.

Per le filosofie orientali non esiste gioia senza dolore, morte senza vita e, appunto, giovinezza senza vecchiaia; è l’alternanza dello Yin e dello Yang che determina lo scorrere della vita in sincronia con l’universo.

Climaterio significa in greco “scala”, momento critico della vita. Indica il periodo di transito nella vita della donna tra la fine della capacità riproduttiva e l’inizio della menopausa. Più chiaramente è il periodo compreso tra i 45 – 55 anni di età e copre tre fasi: premenopausa, perimenopausa e menopausa. In senso più ampio può avverarsi già nella donna sulla trentina che presenta lievi disfunzioni ormonali che causano cicli anovulatori cioè un ciclo che inizia a diminuire la capacità riproduttiva della donna stessa provocandole irregolarità saltuarie della mestruazione. Il termine del climaterio è con la fine permanente del flusso mestruale; complessivamente può richiedere un periodo che va dai 15 ai 20 anni salvo eccezzioni ovviamente.

Con questo non voglio certo dire che sia facile anzi, siamo chiamate a fare un lavoro di accettazione della fine di una fase che ci vedeva in espansione, in potenza e affrontare l’ombra e in questa vederne anche la sua forza, la sua energia. Dobbiamo essere aperte a scoprire quanto possa essere affascinate l’autunno coi suoi colori, così come il freddo inverno sapendo che sotto la sua neve si sta preparando una nuova primavera.

Del resto, se ci pensiamo bene, noi donne viviamo una vera e propria unione mente e corpo in quanto le nostre vite sono scandite da tappe di sviluppo molto più evidenti che in un uomo: la prima mestruazione, la gravidanza, il parto, la fine della fertilità, la menopausa creando livelli di crisi sia fisica che psicologica. Il nostro corpo ci parla attraverso il dolore fisico, attraverso gli squilibri che viviamo in ogni fase, ci parla e dobbiamo ascoltarlo.

Conoscersi fino in fondo richiede di rallentare i ritmi a cui siamo abituati ma noi donne abbiamo un dono, una vita scandita da tappe biologiche in cui due rivoluzioni importanti segnano queste tappe e sono la rivoluzione del corpo e quella dell’anima e dove qualunque trasformazione dell’uno, modifica anche l’altro. Inoltre è accettando le proprie difficoltà che faremo il primo passo per risolverle; è fondamentale in una tappa così importante per noi tutte sapere che fanno parte di noi, della nostra vita. La cosa da tenere ben presente è che siamo in un momento di passaggio, che dobbiamo fidarci della vita piuttosto che disperarci sapendo che seguirà un tempo migliore e con un migliore equilibrio!

Durante la menopausa siamo un po’ come un pentolone di minestra che, bollendo, fa emergere cose che negli anni erano stratificate nel fondo; prendiamo questa come l’occasione per migliorarci e se faremo un buon lavoro con noi stesse ci sentiremo e saremo più leggere. Ci sono state donne che con già due soli trattamenti Shiatsu affiancati alla floriterapia hanno superato l’ansia della menopausa; oppure con un semplice incontro di gruppo tra donne, importantissimi anche questi!

Il momento della menopausa costituisce, come già detto sopra, un passaggio delicato per la donna; prima di tutto occorre guardare a questo cambiamento, lo ripeto, con occhi oggettivi e definire con chiarezza che si tratta di un periodo fisiologico legato a importanti cambiamenti delle funzioni ormonali e che portano alla definitiva scomparsa delle mestruazioni. Restare su questa prospettiva le nostre paure e il disorientamento tenderanno ad affievolirsi e a lasciare lo spazio a un atteggiamento non remissivo ma piuttosto teso a vivere al meglio questa condizione che apporta anche una notevole libertà nella vita della donna stessa.

L’entrata in menopausa quindi avviene in diversi modi: ad alcune si presenta col saltare qualche ciclo, altre lo avranno ma più ravvicinato mentre per altre ancora lo manterranno regolare fino alla menopausa. Poi c’è chi tende ad avere cicli più abbondanti e più frequenti.

Cosa è importante fare

  1. Una buona diagnosi medica
  2. cicli di trattamenti Shiatsu molto utile per i dolori articolari e/o muscolari legati a infiammazioni, neuropatie, insonnia (tanto cara in menopausa!), vampate di calore (che dire di loro?!) sovrappeso, stanchezza, rinforzo del sistema immunitario, riequilibrio del sistema endocrino e nervoso
  3. Fiori di Bach per l’aspetto emotivo altalenante (dovuto anche agli sbalzi ormonali), per accogliere il cambiamento nella nostra vita e per affrontare sintomi come l’aggressività, pianto, malinconia, indifferenza, calo della libido, apatia, agitazione, tristezza ecc.
  4. Una buona dieta disintossicante
  5. Esercizio fisico, se vogliamo anche leggero, ma che sia quotidiano e costante (ad esempio una passeggiata di 30m al giorno)

sono tutte queste cose fondamentali per il metabolismo delle ossa prima di tutto che, come sappiamo, soffrono molto di più in menopausa, ed anche per attraversare con quanta serenità possibile un momento così importante esattamente come fu importante l’arrivo del ciclo mestruale legato poi alla fertilità

In realtà la maggior parte degli animali non va in menopausa ma resta fertile fino alla loro morte che coincide con il termine della capacità riproduttiva.

Del resto anche la femmina dell’uomo fino a qualche tempo fa non conosceva la menopausa in quanto la sua vita era molto più breve di adesso; con l’allungarsi della vita noi donne ne passiamo un terzo senza mestruazioni e non più fertili.

Gli etologi e gli scienziati che analizzano il comportamento animale si sono chiesti quale fosse il senso del fenomeno e, analizzando mammiferi che hanno la menopausa ( ad esempio narvali, beluga, globicefali, elefanti ed anche le femmine di macacho) hanno potuto constatare che spesso le femmine del branco quando sono in menopausa prendono ad esempio il ruolo di guida a favorire una comunicazione e una coesione fra tutti gli altri individui del branco stesso; assumo il ruolo di trasmissione della propria esperienza ai più giovani del gruppo e per lo più ciò accade ai membri di una società matriarcale.

Quando parliamo di menopausa precoce si intende l’assenza del ciclo mestruale prima dei 45 anni di età.

Le cause possono essere genetiche, che causano il precoce esaurimento ovarico, può essere dovuta ai farmaci (come ad esempio la chemioterapia) e prendono il nome di iatrogene, mentre alle volte si parla di cause sconosciute.

Cause genetiche

Abbiamo il caso in cui anche le altre donne della famiglia sono andate in menopausa precocemente? Allora possiamo dire che le cause sono probabilmente genetiche. Le quantità di ovociti posseduti dalla nascita si esauriscono in fretta e prima dei 50 anni. La HRT ovvero la terapia ormonale sostitutiva, può servire a far tornare il flusso mestruale dando così una parvenza di normalità ma in realtà le mestruazioni sono condizionate chimicamente non vi è alcuna ovulazione. Inoltre, non andando a contrastare per principio le attività nostre naturali, nemmeno con le medicine non convenzionali (quali lo Shiatsu e la Floriterapia) si riesce a riottenere il ripristino delle funzioni ovariche.

Non ci possiamo ribellare a ciò che la natura ha deciso per noi quindi se dice che dobbiamo andare in menopausa…così sarà! Ciò che possiamo fare invece in questi casi è evitare i sintomi molto fastidiosi, se vi sono, attraverso le cure naturali ed energetiche.

Non si tratta di rassegnarsi, ma di fare tutto ciò che possiamo per stare meglio cercando nuove soluzioni, strade alternative e comunque tenendo ben presente che non sempre nella vita è tutto gradito.

La Dott.ssa Marialessandra Panozzo (al quale questo articolo si ispira dal suo libro Menopausa – la medicina naturale nell’età del cambiamento Demetra Ed.) dichiara che nella sua attività da ginecologa spesso in donne con menopausa precoce, benché in un buono stato fisico, ciò che deve essere “curato” è l’aspetto psicologico e la paura di invecchiare, di essere poco attraenti, di ammalarsi di osteoporosi o di malattie cardiocircolatorie.

È molto importante per queste donne conoscere i precedenti familiari perché decisamente aiuta a stabilire una eventuale terapia di prevenzione e permettere di mantenersi in salute.

Le cause iatrogene

Questo tipo di causa può derivare dalla necessità di un intervento di asportazione delle ovaie o altrimenti la conseguenza di farmaci che aggrediscono anche le ovaie bloccandone le funzioni ed entrando in menopausa. In questa situazione è molto importante ricorrere alle terapie naturali in quanto la terapia ormonale sostitutiva pare controindicata. Quindi Shiatsu, Fiori di Bach, Agopuntura, Omeopatia son tutti rimedi per affrontare un momento così difficile.

Le cause sconosciute

Tra queste gli ecologisti sostengono che i pesticidi utilizzati in agricoltura funzionino da anti-estrogeni bloccando l’attività ormonale così come l’inquinamento delle acque e del cibo. Qui una terapia omeopatica legata a dei trattamenti Shiatsu possono ripristinare l’equilibrio perso.

Una interessante, a mio avviso, osservazione che la Dott.ssa Panozzo ci fa è quella di sapere che in realtà la funzione ovarica non è indispensabile per il nostro organismo, tanto è che quest’ultimo, quando si sente scarico di energia, la prima cosa che fa è proprio quella di bloccare il flusso mestruale.

Ci porta come esempio quello delle atlete che sono quasi sempre amenorroiche (assenza di ciclo); oppure abbiamo il caso dell’anoressia o di chi subisce dei forti stress emozionali.

La domanda da porsi però in questi casi è cosa abbia messo a riposo le ovaie; compito del professionista è individuare il rimedio adeguato (es. in una seduta di counseling/ floriterapia) ma è alla donna che spetta il lavoro più grosso e non facile di modifica di alcuni aspetti della propria vita gli stessi che l’hanno condotta a bloccare una funzione così importante: troppe ore dedicate al lavoro? alla famiglia?

A volte basta davvero un semplice NO e donarsi del tempo per sé o più semplicemente cambiare un atteggiamento mentale nei confronti del quotidiano per sentirsi meglio, al pari con noi stesse.

Molti anni della vita di una donna scorrono veloci come un treno, una vita scandita da impegni come le faccende di casa, i bambini a scuola, la spesa, i genitori anziani, il lavoro, andare alla posta, in farmacia, dal pediatra e così via senza sosta! Non saranno tutte queste cose insieme per tutte ma per molte sì.

È il ritmo del nostro tempo che ci chiede di vivere vite così accelerate e lasciamo che tutto scorra veloce come l’acqua fra le mani e ciò che più di tutto perdiamo di vista sono le nostre emozioni come quella di uno sguardo del nostro compagno, una tristezza intravista nel volto di un’amica, nostro figlio e le sue domande importanti. Dobbiamo capire quali siano le nostre priorità e per farlo necessita fare quello sforzo razionale per renderci conto che ci stiamo perdendo qualcosa; ecco, gli anni della menopausa diventano luce che ci permette di guardarci dentro in maniera naturale. Probabilmente questo accade perché il nostro corpo perde il ritmo grazie ai primi acciacchi, la sera ci sentiamo più stanche e sentiamo di aver bisogno di andare a letto presto. Oppure perché i figli sono più grandi e necessitano di meno attenzioni, ci dimentichiamo delle cose da fare, la vista che cambia insomma ci rendiamo conto che il ritmo che fino a quel momento era nostro ora no, non ci appartiene più e abbiamo bisogno di altro: del nostro tempo interiore. Uno spazio importante dal quale dovremmo partire per vivere ogni ambito della nostra vita, mantenere il contatto con questa parte di noi diventa fondamentale in menopausa. Gli spazi da dedicarci diventano sempre più incombenti e dovremmo riuscire a rimanere sempre più in contatto con questa parte del nostro nuovo essere. Il desiderio di silenzio o l’intolleranza al rumore al caos e di momenti in cui siamo libere da cose da fare.

Lo so direte “ma io non riesco a farlo, a staccare da tutto” ma pensate se fossi costrette a letto tutto il giorno da una bella influenza: magari potreste scoprire per la prima volta quanto il vostro compagno sia bravo a cucinare o che in fondo le cose scorrono comunque anche senza di noi e non cade il mondo se non ci occupiamo della casa del mangiare del lavoro della spesa ecc.

La fine del ciclo mestruale ci libera dal legame con la terra e ci spinge verso il legame con il cielo, la creatività, la spiritualità e così rinasciamo con nuove parti di noi che non sapevamo di avere o che sono maturate grazie agli anni di esperienza fatta di cadute e risalite e sì che hanno portato anche a non avere più il bel volto tirato senza rughe di una volta, o la passionalità costante dei 20/30 anni, l’energia e la forza di tenere duro una giornata dopo l’altra, a dormire solo 4 ore e rimanere agile come una gazzella, no questo è passato ma è anche stato vissuto e il bagaglio di esperienza e sapienza che ne deriva resta e resterà impagabile!

per informazioni e chiarimenti sui punti riguardanti Shiatsu e Fiori di Bach in menopausa scrivi a info@tueiltuofiore.com