Secondo il Dott. Bach, un uomo sano è un uomo FELICE!
Intanto perchè la felicità porta salute, e perchè una persona felice non è succube di nessuno, vive intensamente la sua vita e aiuta chi gli sta intorno.
“la malattia, apparentemente così crudele, è in se stessa benefica e proficua perchè se noi la interpretiamo correttamente ci mostrerà i nostri difetti essenziali”…” non si deve mai disperare per quanto grave sia la malattia perchè il fatto stesso che l’individuo fruisca della vita fisica è indice che l’Anima lo governa, non è senza speranza” (cit. da “Guarisci te stesso” E. Bach)
1) Il ponte che unisce la parte razionale di te stesso a quella più profonda passando attraverso dinamiche corporee ed emotive
2) Autonomia, a chiunque lo desideri, nell’utilizzo del metodo dei Fiori di Bach
3) collaborazione con professionisti che riconoscono alla Floriterapia di Bach di essere un bene di supporto al percorso di aiuto e guarigione dei loro pazienti/clienti
CONSULENZA ON-LINEE NON
Da buona counselour ritengo che il colloquio sia lo strumento più qualificato ad individuare i Fiori di Bach adatti alla situazione che stiamo affrontando, e ho scelto di farlo anche on line per dare la possibilità anche a te, così come l’ho data a me, di raggiungere o di creare un luogo che scegli tu e che si identifichi con la tua personalità. Bada, so bene che scegliersi un luogo piuttosto che recarsi in uno già prescelto per noi ad alcuni può sembrare magnifico mentre per altri disastroso quindi, se sei tra i secondi ti invito a pensarci, ad ascoltarti e a identificare quel posto che ti rappresenta e dove ti fermeresti, volentieri, a parlare di te stesso… a un amica; al contario ti aspetto nel studio dove potrai trovare un posto accogliente dove poterti rilassare e aprirti.
COSA ASPETTARTISE SCEGLI LA CONSULENZA ON-LINE
Ci troveremo su Zoom o via wapp e faremo una bella chiacchierata insieme! L’incontro durerà circa un’ora e avrà lo scopo di far emergere i Fiori di Bach più adatti alla situazione e i successivi incontri saranno fissati ogni tre settimane circa dove parleremo dei risultati ottenuti. Il numero degli incontri poi sarà pensato in base alle singole esigenze.
Come iniziare…
Inviami una email ainfo@tueiltuofiore.comdove:
-mi informi della disponibilità a fare un consulto e mi segnali giorni e orari disponibili per te nelle 2 settimane successive.
– fai una descrizione a grandi linee della problematica che vorrai affrontare con la Floriterapia di Bach.
Attendi poi una proposta da me, a risposta della tua email, dove ti indicherò gli appuntamenti possibili tra i giorni da te indicati (o possibili nuove proposte se già impegnati) e tutte le info per procedere. Rispondi indicandomi l’appuntamento, giorno e orario, che preferisci tra le proposte e completa con il pagamento della consulenza (riceverai la definitiva conferma dell’appuntamento a pagamento avvenuto).
E il giorno dell’appuntamento?…
il giorno e l’ora stabiliti ci troveremo nella stanza virtuale di zoom (il link per entrare lo troverai nella email di conferma dell’appuntamento) o via wapp (ti chiamerò io all’ora esatta) e valuteremo, in accordo, gli obiettivi del trattamento e la giusta somministrazione floreale.
E nei giorni successivi all’appuntamento?…
Una settimana dopo che hai iniziato ad assumere i Fiori di Bach emersi durante il colloquio, dovrai scrivermi una e mail che ci aiuterà a valutare i loro primi effetti. Sempre in questa email prenoteremo anche la data e l’ora del successivo colloquio.
Se pensi che non sia stata chiara e necessiti di ulteriori informazioni riguardo a quanto spiegato sopra, non esitare a contattarmi a info@tueiltuofiore.com
LASCIARE ANDARE, PRENDERSI SPAZIO, CURA DI SE’, SAPER RICEVERE
LA MENOPAUSA: informazioni utili
Parlare di menopausa, diciamolo pure, fa apparire una miriade di fantasmi e questo perchè “INVECCHIARE NON E’ DI MODA”
In un mondo di vincenti a una donna che vede terminare la mestruazione può capitare di scontrarsi con ciò che più conta nella nostra cultura occidentale: forza, bellezza, velocità, potenza, passione, allegria, salute. Ci diremo spesso “mi sento tagliata fuori” aggiungendo a questo il sentirsi demotivata e, ovviamente, triste…tanto triste! Ma lungi dall’essere un cambiamento improvviso, in realtà riflette un processo graduale lungo tutta la vita e che si basa sul progressivo declino della fertilità femminile.
In altre culture, nel mondo orientale la saggezza delle rughe è considerata sacra. La calma e la spiritualità sono mete che si possono raggiungere solo con il passare degli anni.
Per le filosofie orientali non esiste gioia senza dolore, morte senza vita e, appunto, giovinezza senza vecchiaia; è l’alternanza dello Yin e dello Yang che determina lo scorrere della vita in sincronia con l’universo.
Climaterio – “gli anni di cambiamento”
Climaterio significa in greco “scala”, momento critico della vita. Indica il periodo di transito nella vita della donna tra la fine della capacità riproduttiva e l’inizio della menopausa. Più chiaramente è il periodo compreso tra i 45 – 55 anni di età e copre tre fasi: premenopausa, perimenopausa e menopausa. In senso più ampio può avverarsi già nella donna sulla trentina che presenta lievi disfunzioni ormonali che causano cicli anovulatori cioè un ciclo che inizia a diminuire la capacità riproduttiva della donna stessa provocandole irregolarità saltuarie della mestruazione. Il termine del climaterio è con la fine permanente del flusso mestruale; complessivamente può richiedere un periodo che va dai 15 ai 20 anni salvo eccezzioni ovviamente.
Stiamo cambiando/crescendo
Con questo non voglio certo dire che sia facile anzi, siamo chiamate a fare un lavoro di accettazione della fine di una fase che ci vedeva in espansione, in potenza e affrontare l’ombra e in questa vederne anche la sua forza, la sua energia. Dobbiamo essere aperte a scoprire quanto possa essere affascinate l’autunno coi suoi colori, così come il freddo inverno sapendo che sotto la sua neve si sta preparando una nuova primavera.
Del resto, se ci pensiamo bene, noi donne viviamo una vera e propria unione mente e corpo in quanto le nostre vite sono scandite da tappe di sviluppo molto più evidenti che in un uomo: la prima mestruazione, la gravidanza, il parto, la fine della fertilità, la menopausa creando livelli di crisi sia fisica che psicologica. Il nostro corpo ci parla attraverso il dolore fisico, attraverso gli squilibri che viviamo in ogni fase, ci parla e dobbiamo ascoltarlo.
Conoscersi fino in fondo richiede di rallentare i ritmi a cui siamo abituati ma noi donne abbiamo un dono, una vita scandita da tappe biologiche in cui due rivoluzioni importanti segnano queste tappe e sono la rivoluzione del corpo e quella dell’anima e dove qualunque trasformazione dell’uno, modifica anche l’altro. Inoltre è accettando le proprie difficoltà che faremo il primo passo per risolverle; è fondamentale in una tappa così importante per noi tutte sapere che fanno parte di noi, della nostra vita. La cosa da tenere ben presente è che siamo in un momento di passaggio, che dobbiamo fidarci della vita piuttosto che disperarci sapendo che seguirà un tempo migliore e con un migliore equilibrio!
Durante la menopausa siamo un po’ come un pentolone di minestra che, bollendo, fa emergere cose che negli anni erano stratificate nel fondo; prendiamo questa come l’occasione per migliorarci e se faremo un buon lavoro con noi stesse ci sentiremo e saremo più leggere. Ci sono state donne che con già due soli trattamenti Shiatsu affiancati alla floriterapia hanno superato l’ansia della menopausa; oppure con un semplice incontro di gruppo tra donne, importantissimi anche questi!
L’entrata in menopausa
Il momento della menopausa costituisce, come già detto sopra, un passaggio delicato per la donna; prima di tutto occorre guardare a questo cambiamento, lo ripeto, con occhi oggettivi e definire con chiarezza che si tratta di un periodo fisiologico legato a importanti cambiamenti delle funzioni ormonali e che portano alla definitiva scomparsa delle mestruazioni. Restare su questa prospettiva le nostre paure e il disorientamento tenderanno ad affievolirsi e a lasciare lo spazio a un atteggiamento non remissivo ma piuttosto teso a vivere al meglio questa condizione che apporta anche una notevole libertà nella vita della donna stessa.
L’entrata in menopausa quindi avviene in diversi modi: ad alcune si presenta col saltare qualche ciclo, altre lo avranno ma più ravvicinato mentre per altre ancora lo manterranno regolare fino alla menopausa. Poi c’è chi tende ad avere cicli più abbondanti e più frequenti.
Cosa è importante fare
Una buona diagnosi medica
cicli di trattamenti Shiatsu molto utile per i dolori articolari e/o muscolari legati a infiammazioni, neuropatie, insonnia (tanto cara in menopausa!), vampate di calore (che dire di loro?!) sovrappeso, stanchezza, rinforzo del sistema immunitario, riequilibrio del sistema endocrino e nervoso
Fiori di Bach per l’aspetto emotivo altalenante (dovuto anche agli sbalzi ormonali), per accogliere il cambiamento nella nostra vita e per affrontare sintomi come l’aggressività, pianto, malinconia, indifferenza, calo della libido, apatia, agitazione, tristezza ecc.
Una buona dieta disintossicante
Esercizio fisico, se vogliamo anche leggero, ma che sia quotidiano e costante (ad esempio una passeggiata di 30m al giorno)
sono tutte queste cose fondamentali per il metabolismo delle ossa prima di tutto che, come sappiamo, soffrono molto di più in menopausa, ed anche per attraversare con quanta serenità possibile un momento così importante esattamente come fu importante l’arrivo del ciclo mestruale legato poi alla fertilità
E’ solo un caso umano?
In realtà la maggior parte degli animali non va in menopausa ma resta fertile fino alla loro morte che coincide con il termine della capacità riproduttiva.
Del resto anche la femmina dell’uomo fino a qualche tempo fa non conosceva la menopausa in quanto la sua vita era molto più breve di adesso; con l’allungarsi della vita noi donne ne passiamo un terzo senza mestruazioni e non più fertili.
Gli etologi e gli scienziati che analizzano il comportamento animale si sono chiesti quale fosse il senso del fenomeno e, analizzando mammiferi che hanno la menopausa ( ad esempio narvali, beluga, globicefali, elefanti ed anche le femmine di macacho) hanno potuto constatare che spesso le femmine del branco quando sono in menopausa prendono ad esempio il ruolo di guida a favorire una comunicazione e una coesione fra tutti gli altri individui del branco stesso; assumo il ruolo di trasmissione della propria esperienza ai più giovani del gruppo e per lo più ciò accade ai membri di una società matriarcale.
Menopausa precoce
Quando parliamo di menopausa precoce si intende l’assenza del ciclo mestruale prima dei 45 anni di età.
Le cause possono essere genetiche, che causano il precoce esaurimento ovarico, può essere dovuta ai farmaci (come ad esempio la chemioterapia) e prendono il nome di iatrogene, mentre alle volte si parla di cause sconosciute.
Cause genetiche
Abbiamo il caso in cui anche le altre donne della famiglia sono andate in menopausa precocemente? Allora possiamo dire che le cause sono probabilmente genetiche. Le quantità di ovociti posseduti dalla nascita si esauriscono in fretta e prima dei 50 anni. La HRT ovvero la terapia ormonale sostitutiva, può servire a far tornare il flusso mestruale dando così una parvenza di normalità ma in realtà le mestruazioni sono condizionate chimicamente non vi è alcuna ovulazione. Inoltre, non andando a contrastare per principio le attività nostre naturali, nemmeno con le medicine non convenzionali (quali lo Shiatsu e la Floriterapia) si riesce a riottenere il ripristino delle funzioni ovariche.
Non ci possiamo ribellare a ciò che la natura ha deciso per noi quindi se dice che dobbiamo andare in menopausa…così sarà! Ciò che possiamo fare invece in questi casi è evitare i sintomi molto fastidiosi, se vi sono, attraverso le cure naturali ed energetiche.
Non si tratta di rassegnarsi, ma di fare tutto ciò che possiamo per stare meglio cercando nuove soluzioni, strade alternative e comunque tenendo ben presente che non sempre nella vita è tutto gradito.
La Dott.ssa Marialessandra Panozzo (al quale questo articolo si ispira dal suo libro Menopausa – la medicina naturale nell’età del cambiamento Demetra Ed.) dichiara che nella sua attività da ginecologa spesso in donne con menopausa precoce, benché in un buono stato fisico, ciò che deve essere “curato” è l’aspetto psicologico e la paura di invecchiare, di essere poco attraenti, di ammalarsi di osteoporosi o di malattie cardiocircolatorie.
È molto importante per queste donne conoscere i precedenti familiari perché decisamente aiuta a stabilire una eventuale terapia di prevenzione e permettere di mantenersi in salute.
Le cause iatrogene
Questo tipo di causa può derivare dalla necessità di un intervento di asportazione delle ovaie o altrimenti la conseguenza di farmaci che aggrediscono anche le ovaie bloccandone le funzioni ed entrando in menopausa. In questa situazione è molto importante ricorrere alle terapie naturali in quanto la terapia ormonale sostitutiva pare controindicata. Quindi Shiatsu, Fiori di Bach, Agopuntura, Omeopatia son tutti rimedi per affrontare un momento così difficile.
Le cause sconosciute
Tra queste gli ecologisti sostengono che i pesticidi utilizzati in agricoltura funzionino da anti-estrogeni bloccando l’attività ormonale così come l’inquinamento delle acque e del cibo. Qui una terapia omeopatica legata a dei trattamenti Shiatsu possono ripristinare l’equilibrio perso.
Una interessante, a mio avviso, osservazione che la Dott.ssa Panozzo ci fa è quella di sapere che in realtà la funzione ovarica non è indispensabile per il nostro organismo, tanto è che quest’ultimo, quando si sente scarico di energia, la prima cosa che fa è proprio quella di bloccare il flusso mestruale.
Ci porta come esempio quello delle atlete che sono quasi sempre amenorroiche (assenza di ciclo); oppure abbiamo il caso dell’anoressia o di chi subisce dei forti stress emozionali.
La domanda da porsi però in questi casi è cosa abbia messo a riposo le ovaie; compito del professionista è individuare il rimedio adeguato (es. in una seduta di counseling/ floriterapia) ma è alla donna che spetta il lavoro più grosso e non facile di modifica di alcuni aspetti della propria vita gli stessi che l’hanno condotta a bloccare una funzione così importante: troppe ore dedicate al lavoro? alla famiglia?
A volte basta davvero un semplice NO e donarsi del tempo per sé o più semplicemente cambiare un atteggiamento mentale nei confronti del quotidiano per sentirsi meglio, al pari con noi stesse.
Dagli anni del fare agli anni del sentire
Molti anni della vita di una donna scorrono veloci come un treno, una vita scandita da impegni come le faccende di casa, i bambini a scuola, la spesa, i genitori anziani, il lavoro, andare alla posta, in farmacia, dal pediatra e così via senza sosta! Non saranno tutte queste cose insieme per tutte ma per molte sì.
È il ritmo del nostro tempo che ci chiede di vivere vite così accelerate e lasciamo che tutto scorra veloce come l’acqua fra le mani e ciò che più di tutto perdiamo di vista sono le nostre emozioni come quella di uno sguardo del nostro compagno, una tristezza intravista nel volto di un’amica, nostro figlio e le sue domande importanti. Dobbiamo capire quali siano le nostre priorità e per farlo necessita fare quello sforzo razionale per renderci conto che ci stiamo perdendo qualcosa; ecco, gli anni della menopausa diventano luce che ci permette di guardarci dentro in maniera naturale. Probabilmente questo accade perché il nostro corpo perde il ritmo grazie ai primi acciacchi, la sera ci sentiamo più stanche e sentiamo di aver bisogno di andare a letto presto. Oppure perché i figli sono più grandi e necessitano di meno attenzioni, ci dimentichiamo delle cose da fare, la vista che cambia insomma ci rendiamo conto che il ritmo che fino a quel momento era nostro ora no, non ci appartiene più e abbiamo bisogno di altro: del nostro tempo interiore. Uno spazio importante dal quale dovremmo partire per vivere ogni ambito della nostra vita, mantenere il contatto con questa parte di noi diventa fondamentale in menopausa. Gli spazi da dedicarci diventano sempre più incombenti e dovremmo riuscire a rimanere sempre più in contatto con questa parte del nostro nuovo essere. Il desiderio di silenzio o l’intolleranza al rumore al caos e di momenti in cui siamo libere da cose da fare.
Lo so direte “ma io non riesco a farlo, a staccare da tutto” ma pensate se fossi costrette a letto tutto il giorno da una bella influenza: magari potreste scoprire per la prima volta quanto il vostro compagno sia bravo a cucinare o che in fondo le cose scorrono comunque anche senza di noi e non cade il mondo se non ci occupiamo della casa del mangiare del lavoro della spesa ecc.
La fine del ciclo mestruale ci libera dal legame con la terra e ci spinge verso il legame con il cielo, la creatività, la spiritualità e così rinasciamo con nuove parti di noi che non sapevamo di avere o che sono maturate grazie agli anni di esperienza fatta di cadute e risalite e sì che hanno portato anche a non avere più il bel volto tirato senza rughe di una volta, o la passionalità costante dei 20/30 anni, l’energia e la forza di tenere duro una giornata dopo l’altra, a dormire solo 4 ore e rimanere agile come una gazzella, no questo è passato ma è anche stato vissuto e il bagaglio di esperienza e sapienza che ne deriva resta e resterà impagabile!
per informazioni e chiarimenti sui punti riguardanti Shiatsu e Fiori di Bach in menopausa scrivi a info@tueiltuofiore.com
Il comportamento animale ed il fatto che troppo spesso non sappiamo comprenderlo ne tantomeno interpretarlo, ha portato (ed in molto paesi accade ancora) alla soppressione dell’animale stesso. Emozioni primarie come la paura, aggressività, stress e depressione non sono gestibili per un animale a differenza dell’uomo. Dopo anni come Floriterapeuta posso dire che gli animali, esattamente come i bambini e le piante, rispondono in maniera più rapida ad un trattamento e questo proprio perché vivono le emozioni in maniera spontanea, senza sovrastrutture mentali; non quindi la necessità di integrare o accettare l’emozione che stanno vivendo per poi esprimerla in modo compiuto ed intenso come accade a noi umani.
Sempre più nel mondo della veterinaria ed anche dell’addestramento di cani i Fiori di Bach vengono utilizzati da professionisti e soprattutto quando dobbiamo ridurre lo stress. Tengo a sottolineare che quando si manifesta un comportamento anomalo nel nostro animale, la prima cosa da fare è consultare il veterinario così da escludere problematiche che possono derivare da un problema fisico. Inoltre è da tenere presente che parte di questo comportamento anomalo è da attribuire al proprietario o all’ambiente in cui vive….è qui che possono divenire fondamentali i consigli di un educatore cinofilo che ci insegna a non umanizzare i sentimenti dei ns pelosi e a distinguere se un comportamento, anche se risultasse spiacevole per noi, faccia parte della sua natura intrinseca o se invece è patologico. La stretta collaborazione tra veterinari, educatori e Floriterapeuti oltre che essere un sogno sarebbe davvero necessaria a permettere una corretta soluzione al problema comportamentale dell’animale!
IL COUNSELING UOMO-CANE Gli animali da compagnia svolgono sempre più un ruolo importante nella nostra vita, vedi il crescente numero di questi nelle nostre case, e le problematiche che sorgono nella convivenza con gli amici pelosi permette varie forme di applicazione nella relazione d’aiuto quale è il Counseling (https://www.tueiltuofiore.com/2019/07/20/posso-spiegarti-cose-counseling/)
La convivenza sempre più stretta con gli animali, intendendo qui cani e gatti, rende la nostra relazione con questi molto più stretta che in passato con la conseguenza che tra noi e loro si crea una profonda empatia, una simbiosi emozionale. Inoltre l’insieme rappresentato dalle persone che compongono una famiglia e l’animale con cui questi vivono può essere considerato come un vero e proprio sistema dove la condizione dell’animale stesso può essere, da molti punti di vista, paragonato a quello di un bambino piccolo e quindi che assorbe ed esterna energie emozionali e spesso evidenziando meccanismi e tematiche emozionali incosce ed irrisolte. Se poi aggiungiamo che il mettersi nella posizione di “educare il cane” ci pone di fronte alle nostre eventuali problematiche di relazione con l’autorità, l’autorevolezza e le posizioni di potere. In tutto questo contesto il ruolo del counselor non è poi così distante da quello del counselor che opera in ambito di relazioni familiari o di coppia. La problematica in più è che ci si deve relazionare con una “persona” di specie diversa dalla quale si dovranno saper interpretare i comportamenti, gli atteggiamenti, il linguaggio non verbale, le modalità comunicative.
Il facilitatore quindi assume il ruolo di portavoce in quanto il custode dell’animale spesso non ne è consapevole.
(da Il Counseling UOMO-CANE, All’interno del paradigma Transpersonale di E. Grassi)
Si perchè con Tueiltuofiore.com ci rivolgiamo anche al rapporto uomo/animale e lo facciamo attingendo all’esperienza e studio dei grandi esperti del settore mettendola in relazione alla Floriterapia di Bach per capirne l’enorme supporto che ne può trarre anche questo tipo relazione. Per capire meglio però tieni ben presente che quando parliamo del “mondo animale” nella realtà dei fatti tutti noi ne facciamo parte, siamo una razza diversa dalle altre, la razza umana, e comunque facente parte dello stesso sistema di qualsiasi altro animale su questo pianeta. Se tieni bene a mente questo non ti resterà poi tanto difficile accettare che anche animali di razze diverse possano vivere emozioni quali empatia, gioia e dolore proprio come te.
Del resto lo dice la scienza che con le sue ricerche ha osservato, ad esempio, gli stessi comportamenti di una depressione di cucciolo d’ uomo, scaturita dall’aver perso la madre, anche in un cucciolo di scimpanzè al quale è accaduta la stessa cosa. Così come ritrova comportamenti quali gioia, felicità (vivacità, capriole ecc.) se sono cuccioli ben nutriti.
Avere coscienza e conoscenza delle emozioni che il nostro compagno animale hain relazione al suo rapporto con noi può trasformarsi in una enorme opportunità anche per noi stessi; possiamo quindi guardarle come uno specchio con cui confrontarsi, e arrivare a considerarle, come scrive Mark Bekoff, come un vero e proprio dono!
Chiunque abbia avuto, o ancora ha, a che fare con un animale può dire che questi siano degli ottimi guaritori, io per prima col mio compagno peloso Willy! Come ci insegna J. Goodall, questi hanno un vero e proprio effetto terapeutico agendo addirittura sulla pressione sanguigna. Sono utilizzati ad esempio per attenuare comportamenti antisociali tra detenuti e sono di enorme aiuto a quei bambini che mostrano difficoltà di apprendimento. Gli anziani poi sono sollevati dalla solitudine grazie alla presenza e all’amore di un cane o di un gatto e si sentono utili prendendosene cura. La capacità vera e terapeutica di un animale (più che quella di avere un indubbio aspetto morbido caldo e peloso) è in verità il riuscire ad entrare in empatia col proprio compagno umano e capire ciò di cui questo ha bisogno.
Lontani insomma dalla regola di causa – effetto che si può ottenere con un oggetto (tipo il peluche appunto) li viviamo e li riteniamo insostituibili e questo grazie alla loro capacità di farci sentire amati.
E tu, hai un animale? Cosa pensi del fatto che abbiano emozioni? Scrivi a info@tueiltuofiore.com
Floriterapeuta dal 2010 ho conseguito il diploma di consulente dei Fiori di Bach presso il Bach Centre Foundation. Successivamente mi sono diplomata in “Fiori di Bach e Sistemi Familiari” che mi hanno permesso di lavorare sia col singolo che nei sistemi relazionali. Nel 2018 ho raggiunto la qualifica di consulente dei Fiori di Bach per animali e in particolar modo mi occupo di cani. Ho scritto un mini-ebook sul metodo dei Fiori di Bach dove puoi trovare le basi per poter iniziare a conoscerli e ad usarli (scrivi a info@tueiltuofiore.com per riceverlo gratuitamente)
Sono Counselor – Biosistemico dal 2011 isritta all’associazione di categoria Assocounseling codice CCPC REG-A0566-2011.
Come Counselor ho creato e condotto da docente un progetto-laboratorio, in collaborazione e finanziato da Regione Toscana, rivolto a cittadini iscritti al Centro Impiego di Firenze; l’obiettivo del laboratorio è stato fornire strumenti, grazie a tecniche di counseling, utili a ri-scoprire i talenti personali, creare nuove opportunità di realizzazione per questi e imparare trasformare la crisi in opportunità.
Dal 2021 ho aggiunto alla pratica di Counseling e Florieterapia lo Shiatsu (diplomandomi presso la scuola di Shiatsu AIKO di Pistoia, Toscana) dando così importanza a quella parte che mancava, il corpo conseguendo così una visione olistica dell’umano.
Ho incontrato molte persone, e con il quale si è percorso un pezzetto di strada assieme grazie al mio lavoro e tante di loro hanno ritrovato l’equilibrio, l’armonia nella propria vita e nei propri affetti grazie a queste pratiche.
Il mio compito, la mia passione, la mia missione è quella di condurti all’ auto-guarigione, all’essere capace di aiutare te stesso e ituoi cari.
So cosa potresti pensare: “…ce ne sono a bizzeffe di siti su queste cose (ed anche più belli aggiungo io!)”… e hai ragione… ma nessuno di questi crea uno spazio ad hoc per te, dove tu possa confrontarti e verificare il percorso che stai facendo e non soltanto nella conoscenza di questi metodi ma anche e sopratutto della sua giusta applicazione.
…e WillyWonka (detto “il cispa”)
Willy ha il merito di essermi stato di grande aiuto in un periodo molto difficile della mia vita; è stato praticamente e letteralmente la mia ancora di salvezza…prendermi cura di lui è stata la mia salvezza… Oltre a questo mi ha aperto un mondo, quello della Floriterapia di Bach per animali. Non ringrazierò mai abbastanza per esserci incontrati! Le esperienze che si possono fare con un animale sono indescrivibili a parole e non è affatto esagerato considerare la loro compagnia come un qualcosa di terapeutico e di trascendentale.
Willy è’ parte del progetto TUEILTUOFIORE.COM come soggetto simbolico e di ispirazione per la parte Pet del sito.
e prima di Tueiltuofiore.com?
MONIA
-nasce, e in parte cresce, nella verde Umbria a Città di Castello in provincia di Perugia.
-di mamma umbra e papà marchigiano si trasferisce in Toscana ed è qui che tutt’ora vive in provincia di Prato
-diplomata in Counseling Biosistemico e Counseling nella coppia
-diplomata al The Bach Center (UK) in Fiori di Bach per persone, Fiori di Bach per animali da compagnia; Fiori di Bach per Sistemi Familiari
-operatore Shiatsu dal 2021 si è specializzata in Shiatsu per la donna e le sue fasi con particolare rilievo in Shiatsu nella gravidanza e al neonato
– creatrice e docente per Regione Toscana de “Laboratorio per il recupero della cre-attività” (ispirato dal libro “La via dell’artista” di J. Cameron)
WILLY prima… Willy Wonka detto il cispa poi…
-nasce ad Albanella (Salerno) il 10/02/2015 (e salvato da morte sicura dalle operatrici di Albacanis Ass.ne recupero animali abbandonati) e vive con Monia dal 25/04/2015
-da subito dimostra grandi doti di empatia dove a soli 5 mesi gira senza guinzaglio per le colline al seguito della compagna umana.
-segue un percorso di educazione cinofila nella provincia di Pistoia che supera a grandi numeri!
Permettimi di farlo brevemente! Ci tengo perchè molti quando dico di essere un counselor non sanno di quale professione parli, ne tanto meno di cosa si occupi un counselor, oppure semplificano dicendo ” Ah, ho capito…sei una psicologa insomma!”. Ma no, niente di più sbagliato! E in Italia più che mai è importante precisare questo! Eh si perché c’è una guerra in atto tutt’oggi e che dura da anni tra psicologi e counselor nel nostro paese e questo perché i primi pare si sentano spogliati del loro ruolo di terapeuta, i secondi tentano in tutti i modi di essere riconosciuti come “cosa altra” dalla psicologia (e in gran parte dei paesi esteri avviene questo, in Inghilterra ad esempio counselor e psicologi appartengono allo stesso albo professionale). La differenza sostanziale sta nel fatto che un Counselor si occupa di persone sane che necessitano di colloqui di sostegno e aiuto per affrontare problematiche relazionali o decisionali senza il supporto di un farmaco e di quelle tecniche specifiche di psicoterapia. Ti aiuta in un momento in cui sei in confusione, in tensione e ti sostiene nel recupero delle tue energie sopite e che ti sono utili per affrontare poi la quotidianità; è un percorso, quello con il counselor, legato ad un cambiamento specifico e che abbiamo stabilito noi stessi e lo si può applicare alle diverse situazioni: coppia e/o famiglia, nella vita professionale ecc. Dall’altra lo psicologo e/o psicoterapeuta ( per l’esattezza le due professioni meritano di fare una distinzione tra loro ma a noi qui ora interessa poco e quindi non la faremo…) molto genericamente fa “cura” quindi diagnosi, prescrizione dei farmaci, interventi, prevenzione; affronta problematiche di origine esistenziale quali fobie, nevrosi, disturbi ossessivi compulsivi ecc. e quindi va da sé che sia i tempi che gli esiti della consulenza stessa, da un counselor piuttosto che da un psicologo e/o psicoterapeuta, siano molto differenti.
Ascolto attivo: attività di Counseling
L’ ascolto attivo è una competenza base del Counseling; nello specifico si intende la capacità di porre attenzione alla comunicazione dell’altro senza formulare giudizi; e’ un attenzione questa che prende tutto se stesso e che permette al counselor di cogliere l’altro e ciò che comunica sia in modo esplicito che implicito, a livello verbale e non verbale. Ma c’è di più: perché si verifichi un ascolto attivo, il counselor deve essere aperto non soltanto a ciò che l’altro dice ma anche a ciò che sta accadendo dentro se stesso mentre ascolta, attento a quelle che sono le sue reazioni interiori ed essere consapevole dei limiti del proprio punto di vista. Questo atteggiamento permette di creare quella magia che si chiama “empatia” fondamentale in qualsiasi professione d’aiuto.
E tu, hai mai pensato a qual’è il miglior modo per te di sentirti ascoltato ?
Sono molte e svariate le domande che mi pongono quando parlo della Floriterapia di Bach: cosa sono i Fiori di Bach, come fanno a farti star bene, come si assumono, come sono preparati, se sono per tutti (tutte domande queste che trovano risposta nell’ebook che ho preparato per te). Una sera Marta però mi ha fatto questa domanda mai posta prima e cioè: ma i Fiori di Bach, creano dipendenza? Il pensiero le nasce dall’aver capito che la Floriterapia può essere di aiuto in tantissimi momenti della vita, per ogni età e in diversi ambiti (medico, terapeutico, animale, sport ecc). È una pedagogista Marta, conosce l’umano e sa come possono andare certe cose e con certe “sostanze”. Si domanda se, essendo così…” ottimali in ogni situazione”, corre il rischio di trasformarsi in una vera e propria “dipendenza da Fiori di Bach” e forse anche di tralasciare l’importanza del disagio, del suo potenziale quello di metterci a nudo davanti a noi stessi e di accogliere le nostre fragilità. Niente di tutto questopuò accadere con la Floriterapiae ti spiego anche il perché: Innanzitutto i Fiori di Bach per essere individuati giusti al momento che stiamo vivendo necessitano che vi sia una profonda conoscenza, consapevolezza e accettazione di noi stessi. Conoscere sé stessi e accettarsi è già di per sé un enorme passo verso la propria indipendenza, e non il suo contrario. Senza presupposti, e cioè la capacità di essere sinceri e umili di fronte alle nostre resistenze, semplicemente non saremo in grado di individuare il giusto fiore e non trarre alcun vantaggio: semplicemente non ci aiuta e non ha alcun effetto. C’è però anche un’altra questione molto importante e cioè che le dinamiche della dipendenza non è argomento per un Floriterapeuta che deve avere comunque le capacità di riconoscere il disagio e di inviare ad altra cura il cliente e considerarsi, eventualmente, di supporto a questa (o al contrario integrare alla propria professione la Floriterapia). I Fiori di Bach hanno la funzione di riarmonizzare le nostre emozioni e metterci nello stato d’animo giusto per affrontare la situazione che ci si presenta.
E tu, hai mai fatto esperienza di terapie diverse dalla medicina tradizionale? Ti sei posto la stessa domanda di Marta?